The Queen’s Gambit
Argilla cotta smaltata, bruciata
Glazed cooked clay, burned
36 x 26 cm
2024
“Let things break,
stop trying to keep them glued together.
Let it all fall apart,
and don’t worry about afterwards.
Where will I go? What should I do?
What is destined to go will go away anyway…
What must remain, will remain.
What goes away
always leaves room for something new,
this is the universal law.
And never think
that there is nothing good left for you,
you just have to stop containing
what you need to let go of.”
“Lascia che le cose si rompano,
smetti di sforzarti di tenerle incollate.
Lascia che la gente si arrabbi.
Lascia che ti critichino,
la loro reazione non è un tuo problema.
Lascia che tutto crolli,
e non preoccuparti del dopo.
Dove andrò? Cosa devo fare?
Ciò che è destinato ad andarsene
se ne andrà comunque…
Quello che deve rimanere, resterà.
Ciò che se ne va
lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo,
questa è la legge universale.
E non pensare mai
che non ci sia più niente di buono per te,
solo che devi smettere di contenere
ciò che devi lasciare andare”.
C. Crispolti
Chess queen
In the game of chess, the queen also called queen is considered the most powerful piece, being the one that enjoys the greatest mobility. Initially designed to be placed in a courtyard with a checkerboard floor, the sculpture aims to recall the female ability to move in multiple directions. This suggestion was joined by the history of the sculpture itself, broken into several parts it was recomposed in order to be able to play its game.
Regina degli scacchi
Nel gioco degli scacchi la donna chiamata anche regina è considerato il pezzo più potente, essendo quello che gode della mobilità maggiore. Inizialmente ideata per essere collocata in una corte con il pavimento a scacchiera, la scultura vuole ricordare la capacità femminile nel sapersi muovere in più direzioni. A questa suggestione si è unita la storia stessa della scultura, rotta in più parti è stata ricomposta per poter giocare la sua partita.